sabato 28 marzo 2009

Ex - tempore Urban voids 33




Oggi l'area (di forma pressochè rettangolare di 25 x 30 m circa) è occupata da uno spazio verde adibito a piccolo orto oggi quasi abbandonato.L'area è particolarmente interessante perchè ad un confine pieno a Nord (un edificio residenziale tipico del dopoguerra con una cospicua facciata priva di aperture), si contrappone un confine vuoto (il parco dell'acquedotto alessandrino). Anche le antiche vestigia dell'acquedotto implicano una forma di contrasto: i pilastri pieni si contrappongono alle aperture arcuate.
Da questa antica struttura idrica prende vita la mia idea di far nascere un campus dedicatoall'ingegneria idraulica. Rilevata l'insistente presenza di strutture romane idrauliche (gli acquedotti Alessandrino, Appio - Claudio, Marcio, Felice, la fontana di Clemente XII, ecc.), nonchè del vasto parco dedicato a questi, a Sud - Est di Roma.

La struttura avrà come attrattiva principale un piccolo museo - spazio espositivo per la storia, l'evoluzione e le tecniche degli acquedotti (grande voce sarà data ovviamente al periodoromano); attorno a questo spazio museale si integreranno altre funzioni correlate all'acqua: un centro studi con annessa biblioteca sulle tecnologie idrauliche; dei minialloggi per ricercatori o ingegneri idrici; in più uno spazio espositivo temporaneo con un "acqua store".

















LIVING: minialloggi per ricercatori.

INFRASTRUCTURING: la struttura è collegata col resto della città da due grandi arterie viarie: laTuscolana e la Casilina.

CREATING: biblioteca, spazi espositivi.

EXCHANGING: lo scambio commerciale è garantito dall'acqua store mentre gli scambi socio - culturali sono attivati dalle gallerie espositive e dalla biblioteca.

REBUILDING NATURE: il progetto potrebbe includere un'area verde ma la zona è già munita da una vasta zona verde (il parco dell'acquedotto alessandrino).


POSSIBILE PARTNER
AQUA STORE

Import di acque minerali da tutto il mondo.
La società, VIVA srl con l'insegna AQUA store, è la prima in Italia a commercializzare al dettaglio esclusivamente acque minerali.

domenica 15 marzo 2009







URBAN VOIDS 14 L'area è occupata da un mercato, utilizzato soprattutto nelle ore mattutine; durante il pomeriggio e la sera la zona risulta molto tranquilla.
Si potrebbe riprogettare l'intero complesso prendendo come esempio la tipologia della fiera di Milano: spazio servito - spazio servente coperto, un lungo corridoio coperto dove le persone possono fermarsi a comprare o semplicemente a conversare in spazi adibiti alla sosta.
A contrastare il parziale abbandono della zona durante la sera potrebbero integrarsi delle caffetterie o degli internet cafè. Da originario mercato rionale la struttura potrà diventare un valido centro di ritrovo.


URBAN VOIDS 16 L'area è interessante per via della sua forma, la sua vicinanza con antiche strutture (gli acquedotti d'età romana e rinascimentale, la porta furba di Sisto V , la fontana di Clemente XII), e con vaste aree archeologico - naturalistiche (il parco degli acquedotti), mi ha fatto pensare a destinare l'area ad un piccolo museo per l'acquedotto romano con l'integrazione di alcuni locali commerciali o sociali.

Il progetto si potrebbe basare sull'opera ideata da Nielsen in Randers, dove l'innovazione e la tradizione s'incontrano, la sua facciata esterna si trasforma in tetto, i pavimenti diventano muri; l'architetto usa una tonalità rosso sesamo ispirandosi ai principi costruttivi della tradizione danese. Dunque il museo da progettare si potrebbe basare su materiali tradizionali romani quali il laterizio, il travertino o il peperino.

URBAN VOIDS 33. L'area si potrebbe destinare ad un piccolo museo per la storia e le tecniche dell'acquedottoromano, dalla sua ideazione ai suoi corrispettivi odierni.La struttura potrà essere integrata con spazi espositivi permanenti (sugli acquedotti) e temporanei (per mostre cicliche); potrà essere istituito un piccolo campus per ricercatori e ingegneri idraulici, con una biblioteca, dei mini alloggi e un "acqua store", negozi per la vendita d'acqua.

Le persone dunque, dopo aver terminato la visita agli spazi espositivi, possono sostare per qualche momento di relax ammirando le antiche vestigia dell'acquedotto alessandrino nel parco limitrofo alla struttura.

martedì 10 marzo 2009




URBAN VOIDS




14. via Rocca di Papa, piazzale dei Castelli romani, via Castelgandolfo, via Albano.








16. via Tuscolana








33. via dell'acquedotto alessandrino, via C. Della Rocca
















14. L'area di forma rettangolare è delimitata sui lati lunghi dalle strade di Castelgandolfo e dei Castelli Romani. Sul lato Est si nota un grande edificio residenziale; sul lato Ovest un grande spiazzo asfaltato destinato a parcheggio mentre sul lato Sud sorgono dei centri sportivi e una chiesa, opera proveniente dallo studio di Pier Luigi Nervi. L'area è destinata oggigiorno ad un tipico mercato rionale romano, con costruzioni in lamiera disposti su due file in modo pressochè ordinato.











































16. L'area si presenta di forma irregolare ed è delimitata ad Est da una linea ferroviaria mentre ad Ovest dalla via Tuscolana.
Di forte interesse storico troviamo l'acquedotto Felice insieme ad altri acquedotti d'età romana; la famosa porta Furba, d'età rinascimentale e la fontana di Clemente XII.








































33. L'area è situata nel settore sud - est della capitale, in un quartiere nato intorno agli anni trenta dello scorso secolo e ingranditosinel dopoguerra.Si presenta di forma pressochè quadrangolare, a Sud dialoga con un parco dove è forte la presenza dei ruderi dell'acquedotto alessandrino, mentre la parte a Nord è delimitata da un tipico edificio residenziale del dopoguerra.